Gustavo Ghidini, già presidente onorario e fondatore nel 1985 dell’associazione, è stato eletto presidente, confermato Alessandro Mostaccio segretario generale
Il 16 e il 17 settembre scorsi si è tenuto il X° Congresso nazionale di Movimento Consumatori che ha rinnovato gli organismi direttivi e definito gli indirizzi programmatici dell’associazione per il prossimo quadriennio.
Il Congresso, chiamato a determinare la strategia associativa per il 2016-2020 ha calibrato la propria proposta partendo dall’analisi su “Quale economia, quale società?” abbiamo oggi, su quella che possiamo prospettarci se non mettiamo profondamente in discussione il “pensiero economico” ancor oggi dominante e su come essere più utili per promuovere una democratizzazione dell’economia che garantisca a tutti i cittadini pari accesso ai diritti di cittadinanza economica.
Per la prima volta dalla sua nascita, Movimento Consumatori ha deciso di farsi supportare in questa analisi da economisti, giuristi e opinion leader esterni all’associazione, dedicando la giornata di venerdì 16 ad un confronto pubblico, che ha contribuito a “riprofilare” il campo di azione e gli obiettivi di medio periodo dell’associazione.
“La sfida per il consumerismo di oggi – ha affermato Alessandro Mostaccio, confermato segretario generale MC – consiste nel prendere atto della profonda iniquità della società attuale fondata su diseguaglianze sempre più profonde, coordinare e amplificare le urgenti richieste di un complessivo ripensamento del ruolo delle istituzioni nazionali e sovranazionali nell’economia, riprendendo quel percorso, interrotto a inizio anni ’90, che le vedeva se non proprio “regolatori” di un’economia che puntava al pieno riconoscimento dei diritti economici di cittadinanza sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti umani, almeno capaci di impedire che l’attività economica si svolgesse in contrasto con l’utilità sociale o in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana (art. 42 Cost.)”. Movimento Consumatori, espande quindi la sua missione di tutela del consumatore, accettando questa sfida con un programma politico in grado di concentrarsi sulla tutela del consumatore a tutto campo, con progetti di cambiamento economico, sociale e culturale.