Movimento Consumatori valuta in maniera molto critica l’iniziativa pubblicizzata oggi da Intesa Sanpaolo con riferimento all’istituzione di un plafond da 100 milioni di euro a favore degli azionisti delle ex banche venete.
Tale iniziativa non pare rispondere alle esigenze delle decine di migliaia di ex azionisti sotto molti profili:
– la limitazione degli indennizzi ai soggetti titolari di un patrimonio mobiliare non superiore a 15.000 euro (escludendo da tale ammontare solo le azioni delle due banche e non altri titoli quali le obbligazioni vendute a tappeto a tutti i correntisti) rende tale misura applicabile in casi limitatissimi in quanto nella maggior parte dei casi gli azionisti hanno sottoscritto obbligazioni delle due banche per importi quasi sempre superiori a tale soglia;
-ISP non dà alcuna rilevanza alla gravità delle condotte illegittime imputabili alle due ex popolari, né sono precisate le situazioni di “gravi situazioni di difficoltà”;
– il limite massimo agli indennizzi fissato per ogni singolo cliente in € 15.000 non tiene in alcuna considerazione la gravità di quelle operazioni nelle quali i risparmiatori sono stati portati ad investire importi elevatissimi, spesso vicini a tutti i risparmi accumulati nel corso della loro vita;
– non viene chiarito quali strumenti finanziari verranno assegnati agli azionisti, né se gli stessi siano liquidi ed immediatamente realizzabili con quale rating e scadenza;
– non è chiarito come avverranno le liquidazione nell’arco del periodo di 5 anni indicato;
– nulla viene detto sulle cosiddette operazioni baciate per le quali ISP ha diritto a richiedere l’integrale restituzione dei finanziamenti erogati per l’acquisto delle azioni, a fronte di indennizzi che in ogni caso non potranno superare € 15.000.
Movimento Consumatori ritiene che l’iniziativa lanciata da ISP sia incongrua per ricostituire un corretto rapporto di fiducia con la propria clientela gravemente lesa dalla vendita fraudolenta delle azioni, rispondendo a mere finalità commerciali.
Movimento Consumatori auspica un repentino e radicale miglioramento dell’iniziativa lanciata da ISP in assenza della quale gli ex azionisti delle due banche venete non avranno altra scelta che interrompere ogni rapporto contrattuale con la banca, invitare a tale decisione ogni loro conoscente ed avviare ogni azione giudiziaria per la tutela dei propri diritti.